Questa volta il nostro Lord Fiddlebottom ha davvero rischiato il licenziamento mettendo in dubbio i gusti musicali di Mario!!!
Ma alla fine lo perdoniamo perché ha promesso che in cambio ci parlerà di uno dei nostri giochi preferiti, dandoci la possibilità di far capire ai lettori che non devono aver paura di affidare il proprio gioco nelle mani di un team di sviluppo, soprattutto se quel team siamo noi :)
Ecco dunque la storia di Florenza!
Ecco dunque la storia di Florenza!
La gente sta iniziando a chiedersi: “Ma
chi è Lord Fiddlebottom?”
(No, non è vero, non l’ha chiesto
nessuno, non interessa a nessuno - N.d.A)
Sappiate che sono l’incubo peggiore
degli editori di giochi, colui che potrebbe rivelare le peggiori
abitudini e perversioni delle sue ignare vittime.
Per esempio, a Mario Scriptum piace Van De Sfroos.
BLEAH!
Dopo l’esperienza di Salvanèl e il
buon lavoro di SATOR e di Caligula, bisognava che la macchina Post
Scriptum crescesse e si sviluppasse, che seguisse la scia del
successo!
Mario e Matteo quindi decisero di
promuovere con maggiore attenzione il loro servizio di consulenza per
la produzione di giochi per aziende, altre case editrici e
autoproduttori.
Nel giro di poco tempo vennero
contattati da una piccola casa editrice, la Placentia Games, fondata
da Stefano, Franco e Sandro Placentia. I neo-editori avevano desiderio
di produrre un gioco di Stefano Groppi, sul rinascimento a Firenze,
che fosse molto attento all’aspetto estetico e all’ambientazione.
Post e Scriptum invitarono i piacentini
per una partita di playtest.
Quella giornata fu memorabile. il gioco
era pieno di elementi curiosi e interessanti, ma aveva un piccolo
difetto:
la partita durò tutto il giorno.
Alla fine della sfiancante giocata,
Post e Scriptum diedero il loro parere, sulle modifiche che
ritenevano necessarie, e su dove avrebbero lavorato per accorciare i
tempi di gioco.
Stefano, Franco e Sandro Placentia sembravano
recepire i consigli, ma come spesso succede, si spaventarono per la
grossa mole di cambiamenti che sembravano necessari per “aggiustare”
il gioco e renderlo vendibile. Si presero quindi un po’ di tempo
per pensarci.
Precisamente un anno.
In quell’anno accaddero molte cose. La più importante fu che Matteo Post fece un incidente in moto e battè la testa. Un evento preoccupante e molto drammatico, che creò dei grandi cambiamenti nella psiche del socio della nostra casa editrice:
Prima di tutto iniziò a mangiare le verdure, che prima rifiutava categoricamente.
Poi conobbe l'amore, incontrando la donna che sarebbe diventata sua moglie.
Ma, nonostante le speranze di Mario, non iniziò ad ascoltare Van De Sfroos, cosa che mise a dura prova la collaborazione fra i nostri due eroi (In realtà l'unico problema veramente insormontabile sarebbe stato se avesse voluto iniziare a giocare col blu! N.d.Mario)
Un anno dopo, i piacentini ricomparvero
davanti alla porta:
“Scusate per l’attesa, ci abbiamo
impiegato un po’ di tempo, abbiamo chiesto in giro altri pareri a tanta altra gente e alla fine in
un anno abbiamo ricevuto gli stessi consigli che voi ci avete dato in
una serata”
Iniziò così l’avventura di
“Florenza”, la più importante consulenza per la Post Scriptum.
Il gioco necessitò di un forte
aggiustamento: Mario e Matteo eliminarono tutti gli aspetti dedicati
alla guerra, bilanciarono, snellirono, cercando però di mantenere il
cosiddetto “flavour” originale. Placentia Games fu collaborativa
e comprese la scelta di ogni cambiamento.
A livello di Playtest, Mario e Matteo
riproposero la stessa dinamica usata per Caligula: un costante ed
efficace confronto, e una completa comprensione dell’obbiettivo e
dei metodi per raggiungerlo.
Anche a livello produttivo fu un lavoro
complesso, ma enormemente curato, che fu molto apprezzato dai
piacentini. Le illustrazioni vennero scelte dai Placentia, ma vennero
ben impostate nel gioco dal bravo Paolo Scribabs.
Infine il regolamento, curato in ogni
minimo dettaglio, chiaro e pulito, al punto che è stato riconosciuto
come uno dei regolamenti meglio organizzati, a fronte della
complessità del gioco.
All’uscita, il gioco fece sold out, e
ricevette il premio a Lucca Comics, come “Miglior Progetto
Editoriale”.
Insomma, un bel successo per Post
Scriptum e per la neonata Placentia Games.
C’era soltanto da festeggiare!
Poi Mario Scriptum rovinò tutto, e
mise un brano di Van De Sfroos.