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venerdì 23 gennaio 2015

Domande Frequentemente Domandate: sviluppare un gioco

Continuano gli articoli di Lord Fiddlebottom, che fra le altre cose si lamenta dei prototipi provati a Idea G. Beh, a noi è andata decisamente meglio, visto che ne abbiamo trovati di ottimi!
In questa puntata, la nostra simpatica canaglia ci parla del lavoro di sviluppo che viene fatto sui giochi più complessi. A volte può durare mesi o anni, a volte è quasi scoraggiante, ma permetteteci di dire che pensiamo di essere bravi a svolgerlo :)

Bene bene bene, anche quest’anno sono stato presente a IdeaG, a deridere e a sbeffeggiare i vostri giochi brutti, sbilanciati, incompleti, dalla grafica posticcia, dalle regole non chiare, dalle meccaniche inutili, dalle dinamiche arzigogolate, dall’ambientazione scontata, dai contenuti risibili, dal nome ridicolo…



LE DOMANDE FREQUENTEMENTE DOMANDATE 
a cura di Lord Fiddlebottom

Perché, io che sono titolare di una casa editrice, dovrei rivolgermi alla Post Scriptum?
Già, sembra un controsenso vero? Una casa editrice che si rivolge a un’altra casa editrice, cioè! Ma che onta! Che disonore! Come se un regista hollywoodiano si rivolgesse ad altri registi per i loro film, tipo, non so, George Lucas che chiede a Spielberg di dirigere Indiana Jones, o Lou Reed che si fa produrre da David Bowie, vi sembra possibile?
Come se Mario Scriptum si rivolgesse a Lord Fiddlebottom per scrivere le FAQ del suo blog, bah!

Forse è meglio partire da un esempio concreto: Florenza.
Primo titolo della Placentia Games, di Stefano Groppi, e sviluppato, appunto, dal vostro duo preferito, Mario Scriptum e Matteo Post.
Ma perché Placentia Games si è rivolta a questi due squinternati?
Perchè Placentia era ben giovincella e aveva un po’ di cose da imparare (ne abbiamo parlato qui e qui. N.d.Mario): il mercato del gioco (la prima versione di Florenza era molto complessa e una partita durava parecchie ore), alcune importanti basi di Game Design, le difficoltà editoriali e i contatti con le aziende di materiali, i partner per le distribuzioni estere.
Insomma, ci voleva un bel boost per i piacentini, che ora hanno imparato a camminare con le proprie gambe, ma a quanto pare, hanno apprezzato il lavoro dei nostri amici bluastri al punto da voler continuare la collaborazione tuttora.
Post Scriptum riesce nella complessa impresa di fungere da editore e al contempo di prestare ascolto alle richieste del suo cliente e della sua politica editoriale. Insomma, sa cosa vuol dire fare un buon prodotto, ma sa anche rispettare le richieste di chi il gioco effettivamente lo produce.
Parlando con Mario Scriptum, sono saltati fuori degli esempi che spiegano alcuni step dell’evoluzione del gioco, proprio come quei contenuti speciali dei DVD, che guardate probabilmente in due.
Mario e Matteo puntarono da subito a una semplificazione delle regole, piuttosto piene di eccezioni e cavilli che appesantivano l’esperienza di gioco. Un esempio fra tutti, le botteghe: se un giocatore giungeva con la sua pedina nella bottega di un avversario, doveva donare Punti Vittoria al proprietario in modo abbastanza complesso (in pratica, valevano come punti a fine partita, ma non per la corsa al ruolo di Capitano del popolo, introducendo parecchie eccezioni. N.d.Mario). Post e Scriptum optarono per un semplice passaggio di un solo Punto Vittoria da un giocatore all’altro, pulito pulito. Anche il convento subì una strutturale semplificazione, per non parlare della decisione di abbandonare l’idea dei casati: ogni giocatore otteneva risorse diverse a seconda della famiglia di origine, e questo complicava decisamente il bilanciamento. 
I piacentini invece non accettarono di modificare una regola a loro cara, che riguarda i negozi.
Un pupazzetto masticato da Matteo Post per il primo utente che indovina la regola in questione.

E per quanto riguarda i componenti? Piacentia Games propose il suo illustratore di fiducia, che fu approvato dai nostri, che invece fecero un gran lavoro sulla ricerca dei materiali e sulla scrittura del regolamento, considerato da tutti gli acquirenti un buon esempio di regolamento ben scritto (inizia a stuccarmi il dover parlare bene di Post e Scriptum! Non è da me! Io devo essere più cattivo! Brrr!).
Come già sappiamo, Florenza vinse il Best of Show per “miglior progetto editoriale” al Lucca Comics & Games.

La validitá del contest è confermata dal fatto che Mario Scriptum e Matteo Post NON vinsero il premio "Editore più bello dell'anno" (ottenuto meritatamente, come tutti gli anni, da Lorenzo Silva della Horrible Games)!




giovedì 15 gennaio 2015

Pronti per Idea G?

Manca pochissimo all'undicesima edizione di Idea G. Come ben sanno i nostri lettori, per noi è sempre un appuntamento importante, tanto che sarà l'undicesima volta che ci andremo :)

Scriviamo questo post per due motivi:
1: Segnalare che sabato 17 alle 14.00 Mario Scriptum parteciperà al Workshop "Dal prototipo al gioco finito - tutto quello che avreste voluto sapere e anche di più", insieme ad Andrea Chiarvesio e Pierluca Zizzi (guardacaso, due nostri autori);

2: Ricordarvi alcuni consigli che abbiamo già scritto in passato, sia in modo specifico per Idea G (ecco i post del 2013 e 2014), sia più in generale sul rapporto fra aspiranti autori ed editori (intervista a Giochi sul nostro tavolo, intervista a Dadocritico, post sul nostro blog). Se fra questi articoli ce n'è qualcuno che non avete mai letto, vi consigliamo caldamente di farlo: vi semplificheranno senz'altro l'approccio con la manifestazione (e con tutti gli editori che vi capiterà di incontrare in futuro).

Ci vediamo a Torino!

venerdì 9 gennaio 2015

Domande Frequentemente Domandate - scrivere un regolamento

Dopo la pausa natalizia proseguono gli illuminanti post di Lord Fiddlebottom (che dopo aver scritto questo articolo licenzierei volentieri, ma purtroppo l'ho pagato in anticipo N.d.Mario). Questa volta lo spunto è arrivato, oltre che dalle effettive domande di molti appassionati nel corso degli anni, anche dalla lettura di questo articolo, che sostanzialmente condividiamo, ma che soprattutto ci ha fatto pensare al lavoro di immedesimazione nel lettore che facciamo ogni volta che rileggiamo un nostro regolamento. Principalmente, cerchiamo di stare molto attenti ai possibili significati distorti che possono essere attribuiti a una frase per trarne vantaggio dai giocatori più competitivi. E siccome a volte tali interpretazioni vanno proprio contro lo spirito del gioco, dobbiamo stare attenti a evitarle.
C'è da dire però che, tutto sommato, il fatto di essere noi stessi giocatori di quel genere ci aiuta parecchio, in merito.

Mario Scriptum è uno di quei giocatori che vuole sempre vincere. È talmente competitivo che alla ludoteca si porta sempre l’avvocato.


 LE DOMANDE FREQUENTEMENTE DOMANDATE 
a cura di Lord Fiddlebottom

Scrivere un regolamento è una sciocchezza! Perché mai dovrei rivolgermi a Post Scriptum?!
No, aspetta.
Prendere in giro Mario Scriptum è una sciocchezza, scrivere regolamenti non è una sciocchezza.
Un regolamento con una minima frase non chiara può danneggiare tutta l’esperienza di gioco.
Un regolamento deve essere scritto, corretto, riletto, ri-corretto, sistemato, con esempi chiari che possano districare ogni minimo dubbio.
Un po’ di numeri: un gioco come Play Different, appena pubblicato grazie alla consulenza di Post Scriptum, ha richiesto almeno una decina di revisioni del regolamento. E stiamo parlando di un gioco semplicissimo, con poche regole (chiarisco che per "revisione" intendiamo un effettivo cambiamento del file, partendo dal testo già definitivo e controllato N.d.Mario).
Pensate a un gioco come Florenza: solo per la seconda edizione, Mario Scriptum e Matteo Post hanno dovuto fare piccoli cambiamenti alle regole, che hanno richiesto svariate letture e riletture, per verificare che non ci fosse discontinuità nel testo, in seguito ai cambiamenti di gioco.
Mario e Matteo cercano con tutti i mezzi di chiarire ogni dubbio, anche minimo, di rendere la lettura del regolamento fluida, di creare immagini chiare ed esplicative con numerosi esempi di gioco.
La stesura di un regolamento è un’operazione che richiede metodo, ma non solo. Deve venire incontro anche alle esigenze del lettore e del giocatore. Pensate a quei giocatori che si mettono a giocare senza aver nemmeno finito di leggere tutto il regolamento, o a quelli che vanno a cercare il minimo cavillo.
Post e Scriptum si premurano di scrivere regolamenti chiari ed esplicativi alla prima lettura, ma anche privi di elementi che possano creare dubbi e domande esistenziali, tipo “ma perché sto giocando a questo stupido gioco?”
Io per esempio, piuttosto che provare a improvvisarmi sviluppatore di regolamenti, preferisco investire il mio tempo prendendo in giro Mario Scriptum: è più facile e divertente! Mario Scriptum scemotto! Ahahahah! Mario Scriptum puzzone! Ohohohohohoh!

Qualche consiglio per scrivere un buon regolamento?
Può sembrare banale, ma la prima cosa è: non dare nulla per scontato. Ogni singola riga del vostro testo deve essere smontata e analizzata, ripulita da qualsiasi parola ambigua. Immaginatevi di essere sia dei neofiti totalmente ignari del mondo del gioco, sia degli hardcore gamers ultra competitivi.
Scrivere un regolamento non è facile, perché non è detto che il flusso di gioco sia lineare. È come pretendere di scrivere frasi d’amore orinando sulla neve, contro vento.
Ogni termine tecnico deve essere univoco e riconoscibile, e lo stile deve essere uniforme.
Gli esempi sono fondamentali, chiariscono il gameplay, mettono in evidenza dei casi particolari e rispondono a parecchie domande. Un esempio ben concepito vale più di mille descrizioni dettagliatissime.
Se avete dei dubbi su come mettere per iscritto una regola, sappiate che è preferibile un testo un po' colloquiale, ma chiaro e semplice rispetto a un periodo formalmente corretto ma difficile da comprendere. Meglio usare forme gergali, piuttosto!
Qualche consiglio di gioco può essere determinante a valorizzare una data meccanica, e a diminuire il rischio che una specifica regola passi inosservata.
Ecco, ora siete pronti per andare sul form dei contatti di Post Scriptum e mandare il vostro regolamento scritto finalmente bene a modino!


Se invece pensate che non siete ancora abili, potreste sempre tentare la strada del ruffianaggio: scrivere quanto bello e simpatico è Mario Scriptum per farvi aiutare da lui, magari accompagnando il tutto con una vostra foto di una frase d’amore, scritta in giallo, sulla neve.


Lord Fiddlebottom